Gli aspetti più “comunitari” del vivere e dell’abitare si ritrovano già nel Rinascimento in opere di saggistica come l’Utopia di Thomas More (1516) o “La città del Sole” di Campanella (1623) e in alcuni progetti degli architetti/urbanisti del XIX secolo noti come “Utopisti”, come il “Quadrilatero abitativo” di Owen (1771-1858), il “Falansterio” di Fourier (1772-1837), il “Familisterio” di Godin (1817-1889) e la “Città Giardino” di Howard (1850-1928).